Sismografi “umani”
Ogni giorno siamo bombardati a livello mediatico da notizie di questo genere: terremoti, catastrofi naturali, tifoni, uragani, bombe d’acqua, il clima che si sta tropicalizzando, il buco dell’ozono che si apre e si chiude come fosse una zip, il surriscaldamento globale, l’effetto serra, lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento dei mari, l’acqua che incalza e la terra che le cede il passo e chi più ne ha più ne metta.
Dopo che mezza Italia ha sentito le scosse del terremoto del 31 ottobre, oltre a stare 24 ore su 24 sintonizzati sui molteplici canali e programmi che ad ogni ora parlano di cause, effetti, conseguenze traumatiche e durature, soprattutto di chi è rimasto senza casa e/o senza lavoro, di come si sarebbero potute evitare e di come continueremo a non poterle evitare, e quindi di nuovi pericoli, in molti hanno deciso di diventare loro stessi dei “rilevatori di scosse”, veri e propri “sismografi umani”, sempre pronti e in allarme per ravvisare la minima vibrazione e i minimi indizi che ne diano un segnale: sempre vigili per essere i primi a dire: “eccolo!”, ad osservare lampadari che dondolano, tende che ondeggiano, a percepire il minimo tintinnio di suppellettili nei mobili delle case.
Per avere certezza delle proprie percezioni corporee: acufeni che diventano sirene antisismiche, sbandamenti da movimenti geologici, giramenti di testa e super acutizzazioni dei sensori tattili del nostro corpo, la corsa alle applicazioni era dietro l’angolo: sismografo, alert in tempo reale, istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, localizzazioni e mappe degli sciami sismici, magnitudine, protezione civile ecc…
Ma state tranquilli non siete i primi! C’è chi ci afferma che il nostro corpo sia effettivamente in grado di prevedere i terremoti e ha scritto anche un libro in cui spiega come fare.
Lungi dall’essere una sponsorizzazione pubblicitaria tengo a precisare che il mondo, reale e virtuale, è pieno di guaritori, maghi, sapienti esperienziali, ecc… ma ciò non significa che si debba dare loro credito o cieca credibilità solo perché “la conoscenza” non può essere imbrigliata dal metodo scientifico classico o essere limitata e mediata solo da tecnologie avanzate.
E vi dirò pure che personalmente, come tanti altri, sono aperto a “seguire” qualunque teoria, per quanto strampalata, ma mi arrogo il diritto imprescindibile di sottoporla prima a tutte le verifiche che voglio e che sono possibili. Altrimenti non si tratta più di “conoscenza” ma di pura “fede”.
Oltre a voler trattare l’argomento con una vena a volte umoristica, ci tenevo a farvi riflettere sul perchè agiamo così e soprattutto sulle emozioni negative che suscitano in noi avvenimenti così devastanti ed incontrollabili (paura, disperazione, orrore, tristezza, angoscia, insicurezza). Queste possono avere un potere enorme sulla nostra mente facendo emergere vere e proprie fobie, passando per gli attacchi di panico fino a creare veri e propri traumi, che possono provocare disturbi da stress soprattutto in quelle persone che hanno vissuto e subito la potenza e l’impotenza di tali eventi.
Tratterò il disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS) nel prossimo articolo.
Dott. Simone Chiappini
Psicologo – Psicoterapeuta – Psicodiagnosta
Istruttore protocolli mindfulness – Esperto in valutazione e riabilitazione DSA
Cell: 3334196488
E-mail: studiosimonechiappini@gmail.com
PEC: simonechiappini@psypec.it
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